Su commissione dell’ Ospedale Valduce SpA e dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia, abbiamo realizzato i lavori di restauro delle Terme Romane a Como.
I lavori sono stati conclusi, con l’inaugurazione dell’ autorimessa e del sito archeologico sottostante, venerdì 14 gennaio 2011.
Sabato e domenica 15 e 16 gennaio, dopo l’inaugurazione di venerdì 14 gennaio del nuovo autosilo, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, in collaborazione con la Società Archeologica Comense, ha organizzato un’apertura straordinaria del complesso archeologico, situato al piano terra del parcheggio e con ingresso da viale Lecco. Le visite guidate sono state affidate ad alcuni dipendenti della Ra.Ga srl.
Di seguito l’articolo del Notiziario del Comune di Como:
«L’area, al cui interno vi sono due ambienti espositivi con vetrine contenenti alcuni reperti di scavo e pannelli esplicativi, sarà visitabile liberamente con il seguente orario: 10.30 – 13 e 14-17. Coloro che lo desiderassero potranno essere accompagnati in visite guidate, previste alle ore 11.30 e 15.
Le terme di Como Romana
(Testo a cura della Soprintendenza)
Nel 1971 in un’area di ca. 1500 mq, di proprietà comunale esterna al tratto orientale delle mura e compresa fra via Lecco e via Dante, lavori edili non controllati portarono in luce resti di otto ambienti pertinenti a un vasto complesso edilizio di età romana, sottoposti a tutela.
Il complesso monumentale, caratterizzato da un progetto unitario e da un’identica tipologia muraria, fu interpretato come termale. Era costituito da ambienti rettangolari (supposti frigidari) alternati ad ambienti a pianta ottagonale (supposti calidari), due dei quali raccordati da un’aula biabsidata. Ne fu proposto un inquadramento cronologico a partire dalla fine del I sec. d.C., epoca in cui cominciò ad affermarsi l’architettura monumentale mistilinea, senza possibilità di una maggiore precisione data la totale assenza di reperti.
Il parcheggio non fu dunque realizzato e l’area fu allestita a giardino, visibile dalla strada e visitabile su richiesta. Nell’area confinante a nord furono realizzati due impianti di benzina e un parcheggio a raso. Tale assetto si è conservato fino agli inizi del nuovo millennio, quando prese avvio un progetto della Valduce Servizi s.p.a., finalizzato alla realizzazione di un autosilo multipiano al di sopra dell’intera area, prevedendone al contempo lo scavo archeologico integrale e la valorizzazione in un’aula sotterranea dedicata.
Gli scavi, svolti a partire dal 2006, accompagnati dal restauro delle strutture e di un campione significativo di reperti, hanno permesso di raddoppiare le dimensioni dell’originario sito archeologico portando in luce ulteriori vasti ambienti costruiti in due fasi edilizie datate rispettivamente alla seconda metà dell’ I secolo d. C. e attorno alla metà del II secolo d. C.
Poiché la costruzione dell’imponente edificio pubblico corrispose ad un progetto urbanistico, non stupisce che la scelta del sito sia ricaduta in una zona che presentava le condizioni per la sua realizzazione: garanzia di un facile approvvigionamento idrico grazie alla vicinanza del torrente Valduce (al di sotto dell’attuale via Dante), disponibilità di un’area libera da costruzioni difficilmente individuabile all’interno della città, presenza di assi stradali di collegamento con il nucleo urbano e con il suburbio a servizio non solo dei frequentatori ma anche delle attività e del personale coinvolti nel rifornimento e nel funzionamento dell’impianto termale.
All’abbandono del complesso, sul finire del III secolo d. C., e allo spoglio sistematico di tutti gli elementi di pregio, seguì una destinazione cimiteriale. Sono state individuate una decina di tombe, caratterizzate da strutture e orientamenti diversi, non raggruppate, ad eccezione di tre, ma dislocate in vari settori dello scavo. Le uniche con corredo sono inquadrabili cronologicamente nel V-VI secolo d.C».
Como – Roman public baths complex, restoration and inauguration of the archaeological area
The work has been completed and the multi-storey car-park and underground archaeological area were opened on Friday 14th January 2011. (Contractor Valduce Hospital e Soprintendenza Archeologica della Lombardia)